Modolo Mirco

E' archeologo, archivista e studioso di cultura antiquaria della Roma del XVII secolo. Laureatosi nel 2009 all'Università “Roma Tre” con una tesi magistrale in topografia di Roma antica sulle trasformazioni del paesaggio urbano nell'area di porta Capena, ha proseguito gli studi nello stesso Ateneo conseguendo il dottorato di ricerca con una tesi sulla fortuna della pittura antica tra Sei e Settecento nel 2014. Si è diplomato lo stesso anno presso la Scuola biennale di Paleografia, Archivistica e Diplomatica dell’Archivio Segreto Vaticano.


Nelle sue pubblicazioni si è interessato prevalentemente dei disegni dall'antico sia come strumento di indagine del contesto erudito che li ha prodotti, sia come chiave per la ricostruzione archeologica. Ha analizzato gli acquarelli di Pietro Santi e Francesco Bartoli della collezione Topham di Eton e della collezione Coke di Holkham Hall nei cataloghi delle mostre “Paper Museum” (Eton 2013) e “Seduzione Etrusca” (Cortona 2014). È inoltre autore di una monografia dal titolo “Caylus e la riscoperta della pittura antica” (2016). Altri contributi scientifici riguardano infine la promozione attiva della tecnologia digitale al servizio della ricerca storica.


Nel 2010 e nel 2015 ha partecipato al progetto di ricognizione e schedatura dell’archivio di Carlo Pietrangeli per conto della Sovrintendenza Capitolina. Ha collaborato nel corso del 2015 con la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma nell’ambito di un progetto di studio, inventariazione e digitalizzazione e georeferenziazione della documentazione archeologica contenuta nel fondo “Gatti” dell’Archivio Centrale dello Stato. Sempre nel 2015 ha affiancato il prof. D. Manacorda nell'ambito del corso “Ricerca, tutela, valorizzazione del patrimonio culturale: le sfide del XXI secolo” presso l’Alta Scuola Roma Tre (ASTRE).


Nel 2015 è risultato vincitore di una delle Borse di Alti Studi della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura con un progetto dal titolo Illustrare l’historia romana: caratteri e finalità della ricerca antiquaria nelle opere di Giovan Pietro Bellori e Pietro Santi Bartoli. Lo studio ha inteso mettere in evidenza i caratteri distintivi principali della ricerca antiquaria belloriana nel contesto più ampio della riflessione storico archeologica della seconda metà del XVII secolo e in rapporto alle incisioni e ai disegni di Pietro Santi Bartoli.


Da febbraio 2018 è Funzionario Archivista presso Archivio Centrale dello Stato.







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