Metta Annalisa

Annalisa Metta (1977), laureata in architettura presso l’Università Roma Tre (2002), Dottore di Ricerca in Architettura dei Parchi, Giardini e Assetto del Territorio (Università Mediterranea di Reggio Calabria, ciclo XX), dal 2010 è ricercatore a tempo indeterminato in Architettura del Paesaggio (ICAR 15) per il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre. Ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale al ruolo di professore di seconda fascia nel settore concorsuale 08 D1 – ssd ICAR 15, tornata 2012.

Didattica. Insegna teoria e progetto di architettura del paesaggio per il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, nei corsi di Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura e Magistrale in Architettura. Coordina il Laboratorio di Laurea Magistrale “Attraverso il GRA. Progetti per la città anulare”. Dal 2011 al 2015 ha tenuto il corso “FAP – Fondamenti di Architettura del paesaggio”, scelto in quattro semestri da oltre 450 studenti come materia opzionale. È membro del collegio del dottorato in Paesaggi della Città Contemporanea.

Presso la stessa Università, ha coordinato il Corso di Perfezionamento in Progettazione dei Parchi e dello Spazio Pubblico – OPEN, diretto da Francesco Ghio, dal 2009, anno della sua istituzione, al 2014. Con questo ruolo, si è occupata della definizione di tutti i contenuti didattici, della selezione e del coordinamento dei contributi scientifici dei diversi docenti coinvolti, tra cui alcuni tra i maggiori protagonisti italiani e stranieri del progetto di paesaggio contemporaneo.

Ha svolto attività didattica in diverse università italiane e straniere, tra cui l’Escola Tecnica Superior d’Arquitectura (Barcelona 2010), la School of Design della Penn University (Philadelphia 2010), il Rome Program della Washington University in Seattle (Rome 2011 e 2015), l’École Nationale Supérieure de Paysage de Versailles / Marseille (2016).

Nel 2014 ha ricevuto una menzione speciale all’ottava edizione del School Prize istituito dalla Biennale Internazionale di Paesaggio di Barcellona, uno dei cinque premi assegnati su 734 scuole candidate.

Ricerca. La sua attività di ricerca privilegia temi, interni all’area di afferenza, riconducibili al progetto di paesaggio come presupposto e metodo per il progetto della città; il progetto dello spazio pubblico e l’architettura dei comportamenti; il progetto dello spazio aperto per la residenza collettiva.

È vincitrice dell’Italian Fellowship in Architecture presso l’American Academy in Rome (2016-2017), con il progetto “Southward. When Rome will have gone to Tunis”.

Dal 2011 al 2014 è membro permanente del programma di ricerca “Living Urban Scape – Abitare lo Spazio Urbano”, presso lo IUAV di Venezia (coord. M. De Matteis) e l’Università Roma Tre (coord. M. L. Olivetti), finanziato dal MIUR nell’ambito del programma FIRB 2008, sui temi della rigenerazione urbana dei quartieri residenziali di edilizia pubblica realizzati in Italia negli anni ’60-’80, a partire dalla riqualificazione degli spazi aperti.

Nel 2014 ha curato la mostra Learning from Mrs. and Mr. Halprin. Coreografie del quotidiano, con B. Di Donato, su incarico della Casa dell’Architettura di Roma, in collaborazione con The Architectural Archive of Penn University di Philadelphia, Il Consiglio Nazionale degli Architetti, la Fondazione Bruno Zevi, il Museo Ebraico di Roma, IN/ARCH Lazio.

È stata membro del comitato scientifico per la partecipazione del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre alla mostra Roma 20-25. Nuovi cicli di vita per la Metropoli, promosso da Roma Capitale – Dipartimento delle Trasformazioni Urbane e il Museo MAXXI (2015).

Pubblicazioni. Tra i libri a sua firma, le monografie: Paesaggi d’autore. Il Novecento in 120 progetti (Alinea, Firenze, 2008) e Anna e Lawrence Halprin. Paesaggi e coreografie del quotidiano (Libria, Melfi, 2015. Con B. Di Donato). Ha inoltre curato i volumi: Come Giardini – Alphaville Architects (Libria, Melfi, 2015); Progettare paesaggi quotidiani (Gangemi, Roma, 2014. Con M. L. Olivetti e A. Lambertini); Città pubblica/Paesaggi comuni (Gangemi, Roma, 2013. Con A. Lambertini e M. L. Olivetti); Open papers. Scritti sul paesaggio (ETS, Firenze, 2012. Con F. Ghio e L. Montuori). Suoi saggi sono presenti su libri e riviste specializzate. Tra i titoli che riguardano il suo lavoro di progettista, diversi numeri della rivista Paisea, tra cui il monografico dedicato all’Italia (2011), e i volumi On Site (2009) e On the Move (2015) a cura della fondazione Landscape Architecture Europe, per i tipi Blauwdruk.

Progetti. Dal 2007, svolge attività progettuale nell’ambito di Osa architettura e paesaggio, con sede e Roma, di cui è tra i fondatori e partner. I temi privilegiati della sua ricerca progettuale sono in gran parte gli stessi su cui opera come ricercatrice e didatta, con particolare insistenza sulla transcalarità e i legami tra spazio pubblico e matrici territoriali; processualità, evoluzioni nel tempo e forme perfomative del paesaggio; paesaggi effimeri. Tra i progetti di concorso premiati e pubblicati, cui ha partecipato con il ruolo di progettista: Parco Urbano di Bagnoli, Napoli, 2006 (I premio); Europan 8 “Urbanità europea e progetti strategici”, Latina, 2006 (II premio); Configurazione paesaggistica dell’autostrada M5 in Tbilisi, Repubblica della Georgia, 2008 (I premio); Giardino urbano, infrastrutture ipogee e accesso agli antichi rioni Sassi a Matera, 2009 (I premio); Paesaggio dei laghi del Salto e del Turano, Provincia di Rieti, 2009 (II premio); Museo all’aperto sul Carso goriziano: Carso 2014+, 2010 (finalista); Recupero paesaggistico dell’area centrale, riqualificazione dell’anfiteatro Manuel Antonio Ramirez, Posadas (Argentina), 2011 (menzione speciale); Emerald City Hub: Urban Playground, Seattle, 2012 (finalista).

Nel 2012 Osa architettura e paesaggio ha curato e allestito la sezione Bosco Italia del Padiglione Italia alla 13a Edizione della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.








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