Daniele Calisi (Perugia 1975), architetto, Dottore di Ricerca in Scienze della Rappresentazione e del Rilievo con un tesi vincitrice del Premio nazionale UID 2007, è ricercatore presso l’Università degli studi di Roma Tre. Ha insegnato al Politecnico di Milano e all’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti Pescara. Si occupa di disegno, rappresentazione digitale e geometria descrittiva, con particolare attenzione alla rilettura storica dei maggiori teorici e codificatori. Ha in attivo numerose pubblicazioni in queste tematiche e in particolare ha affrontato studi approfonditi su Leonardo da Vinci e le sue premonizioni, sul mussulmano Alhazen e le sue teorie sull’ottica, su Canaletto con analisi e studi geometrici sulle spazialità dilatate dei suoi dipinti.
Si è occupato, con pubblicazioni scientifiche di settore, del rilievo strumentale in diverse ricerche di settore sulla modellazione fotografica: basamento della chiesa di Santa Maria di Loreto, rilievo del tamburo di Santa Agnese in Agone, Analisi e ricostruzioni spaziali virtuali di Piazza Pio II a Pienza, sassi di Matera, Piazza delle Sorgenti a Bagnovignoni, rilievo della loggia del Palazzo dei Priori di Dubrovnik e la ricostruzione virtuale dell’Urna cineraria etrusca della famiglia dei Cacni.
È anche attivo nella rappresentazione della città, con ricerche sull’evoluzione del modo di raffigurare la città nei secoli, con particolare attenzione ad alcuni casi storici specifici, come l’icnografia di Imola di Leonardo da Vinci e sull’uso di particolari strumentazioni d’epoca per il rilievo. La ricerca sulla rappresentazione della città si è evoluta anche ai giorni nostri con le nuove tecnologie di ricostruzione virtuale. Nel corso degli anni collabora in diverse ricerche inerenti la ricostruzione virtuale, totale o parziale, di quartieri romani persi o sventrati dagli interventi novecenteschi: l’area delle demolizioni di via Zanardelli e di Piazza Fiammetta, il Rione Monti e la realizzazione di Via Cavour, e ricerche, digitalizzazioni e ricostruzioni virtuali del quartiere Alessandrino e dell’area di Piazza Venezia. Parallelamente ad una ricerca specifica sul quartiere Alessandrino finalizzata alla realizzazione del plastico ligneo, fortemente voluto dal Dipartimento di Architettura di Roma Tre e donato al Museo di Roma, che fotografa lo stato di fatto dell’area centrale archeologica al 1871.
Ha partecipato a conferenze presso Università in Italia e all’estero. Inoltre è anche autore di mostre fotografiche personali in Italia e a New York con alcuni reportage sociali di interesse antropologico.
È autore di saggi sui temi del rilievo, del disegno e della storia della rappresentazione, tra i quali: